L’edizione 2017 di Euroshop si è appena conclusa e il filo conduttore che accumuna i progetti di sviluppo presenti nella più importante rassegna internazionale del retail è rappresentato da due grandi sfide: la brand experience e l’omnicanalità.
L’innovazione tecnologica ha naturalmente un ruolo sempre più centrale nelle strategie di sviluppo dei player retail su diversi ambiti di applicazione.
Light design
Davvero notevole la superficie fieristica dedicata al light design, con i produttori italiani in primo piano grazie ad un’area dedicata.
Osram, nel proprio stand, offre alcuni significativi benchmark tra sistemi di illuminazione: si può constatare in modo concreto come una corretta scelta delle lampade può evidenziare in maniera determinante un colore o un particolare dettaglio di una lavorazione sartoriale.
Scelte davvero determinanti per alcune specifiche merceologie: per esempio su una parete espositiva di camicie piegate, in cui è molto complesso far emergere i dettagli delle lavorazioni, l’impiego della luce diviene fondamentale e strategica nella presentazione e nella valorizzazione del prodotto.
Sempre in ambito lighting sono davvero notevoli le innovazioni di Philips per le vetrine: i faretti proposti dall’azienda olandese sono regolabili per intensità e colore attraverso una semplice app, a seconda del tipo di prodotto da esporre.
Dal punto di vista dell’esperienza all’interno degli stand, davvero notevole la live experience offerta da Prolicht, azienda di illumino tecnica austriaca: un omaggio al tema della personalizzazione realizzato tramite una tracolla personalizzabile offerta gratuitamente ai visitatori.
Capitolo retail experience: oggi lo standard è sicuramente la personalizzazione e dai layout di negozio preconfezionati dell’immenso stand della tedesca Wanzel (con cui si ha l’impressione di essere in un mondo simile a quello template di wordpress: scegli quello che soddisfa meglio le tue esigenze e poi lo adatti), ai supporti più piccoli e operativi supporti di store & window decoration e al vasto assortimento di manichini e grucce, risulta evidente di quanto tutto possa essere plasmato dalle proprie esigenze.
Per quanto riguarda i payement systems, innumerevoli sono state le soluzioni, tra cui spiccavano in modo netto gli sforzi che le aziende di servizi stanno implementando per progettare nuove esperienze di self checkout (innumerevoli soluzioni intorno al concetto di cassa automatica per la GD). Nel futuro prossimo la merce passerà sotto uno scanner in grado di rilevare i barcode a prescindere dalla posizione in cui il cliente disporrà i prodotti sui nastri. Detto questo, notando, sul filone proposto da Amazon go, il forte sviluppo che stanno avendo le soluzioni di pagamento tramite riconoscimento del cliente tramite app su smartphone, non sarebbe però una sorpresa che la prossima edizione Euroshop fosse del tutto priva di banchi cassa.
Store analytics & information: a Euroshop c’è una dashboard per qualsiasi esigenza e facilmente ci si perde tra i sistemi dedicati alla comprensione dei comportamenti dei clienti: store mapping, customer tracking, customer profiling, fitting room funnelling e molto altro. La sfida per i retailer non è tanto ottenere dati, quanto riuscire a determinare azioni di cambiamento partendo da un’ampia disponibilità di informazioni da selezionare e approfondire strategicamente.
Omnichannell e integrazioni on line / off line: è sempre più ampia l’ offerta di tools e-commerce da utilizzare in store (alcuni più convincenti, altri meno), e conseguentemente il ventaglio di possibilità che la digitalizzazione offre: click and collect, try in store and buy on line, e–reservation e molto altro. La riflessione fondamentale si dovrà necessariamente spostare su come e dove questo tipo di strumenti possano offrire un valore aggiunto.
Notevoli alcuni tools di interazione tra il prodotto fisico e i animazione multimediale: l’azienda italiana Inter Touch presenta ad esempio dei notevoli tool grazie ai quali il prodotto viene valorizzato con contenuti extra quali video e approfondimenti tramite pannelli di vetro multitouch.
L’ultimo riscontro da condividere riguarda la realtà virtuale: la definizione dei sistemi di VR è ormai eccezionale e, potendo, decisamente da tenere in considerazione.
Le possibilità tecnologiche sono infinite e siamo in piena retail revolution, e il punto focale dell’oggi è capire quali siano le soluzioni più giuste per le diverse realtà e come le persone, soprattutto, integreranno con questi strumenti.
La vera sfida dei negozi reali sta nella capacità di offrire esperienze relazionali di alto livello, integrate con il mondo digital ma nel contempo distintive e pensate per gli store off line.
La tecnologia corre veloce e sembrerebbe intenzionata a toglierci di mezzo, ma l’attrezzarsi per far vivere esperienze davvero autentiche, distintive e umane ai nostri clienti, permetterà all’off-line di continuare ad esistere e di essere soprattutto decisivo.
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