In questo periodo, il Retail fisico diventa sempre più omnichannel, integrando così strategie offline e online. La sfida della Rivoluzione Digitale viene colta anche dal venditore di oggi: si parla sempre più spesso di “smart seller”: una figura professionale in grado di integrare il Digital Mindset, l’utilizzo e l’applicazione di strumenti digitali alle strategie retail, generando così un nuovo approccio alla vendita (Vuoi saperne di più? Smart selling: le 5 competenze chiave del nuovo venditore).
Ma cosa accade nell’ambito della formazione retail?
In un contesto così fluido e interconnesso, anche le modalità e le strategie formative si adattano al cambiamento. Oggi abbiamo la possibilità di approcciarci a differenti sistemi formativi, progettati su misura attraverso modalità d’interazione e fruizione che più si adattano alle esigenze del momento.
Ma quali sono queste modalità e quando risultano efficaci? Scopriamolo insieme!
1. Formazione retail in aula
Per formazione retail in aula si intende una tipologia di intervento dove partecipanti e docente condividono, in presenza, un percorso di sviluppo e di crescita.
Nonostante l’avvento di Internet e di numerosi strumenti digitali, questa modalità formativa continua ad essere preferita da molti discenti.
I benefici della formazione in aula sono numerosi, primo fra tutti la motivazione. Molto spesso infatti, quando ci si trova ad affrontare un nuovo concetto, alla lunga è facile perdere la concentrazione e l’interesse. In queste situazioni diventa fondamentale il ruolo del formatore: è proprio grazie al suo stile comunicativo e alle sue capacità che viene mantenuto un alto livello di interesse. Il suo ruolo motivazionale e di interazione è fondamentale ai fini di una buona riuscita di una formazione. Gestire efficacemente con dimestichezza gli aspetti non verbali, paraverbali e verbali è di grande importanza per riuscire a mantenere l’interesse e l’attenzione.
Un secondo beneficio è quindi sicuramente l’interazione e il feedback diretto e immediato: se un discente non è sicuro di aver compreso un argomento può immediatamente chiedere delucidazioni in merito ricevendo risposte tempestive. Vengono così ottimizzati anche i tempi di apprendimento, grazie agli insegnanti, sempre disponibili ad ascoltare i dubbi e rispondere alle domande. Il risultato è sicuramente una migliore comprensione e un confronto immediato.
Un beneficio da non sottovalutare è, per concludere, il continuo confronto con altri partecipanti e la socializzazione che ne scaturisce. È infatti provato di quanto l’interazione, non solo con il formatore ma anche con i colleghi, possa migliorare l’apprendimento: non bisogna infatti dimenticare che siamo esseri sociali. La cooperazione volta al conseguimento di un obiettivo comune si rivela un asso nella manica per rendere l’esperienza di apprendimento entusiasmante e proficua.
2. Formazione retail online
Nonostante i benefici della formazione in aula, in questo contesto toccato dall’emergenza sanitaria, ripensare l’attività formativa è stato e continua ad essere fondamentale.
Il vantaggio della FAD (formazione a distanza) non è solo a livello di costo, ma soprattutto di flessibilità. I corsi di formazione online vengono spesso preferiti proprio per l’aspetto logistico: frequentare un corso non in presenza vuol dire poter accedervi da qualunque parte, abbattendo i costi di trasporto ed il tempo fisico necessario a raggiungere le strutture indicate. Le lezioni possono svolgersi secondo due modalità: sincrone e asincrone.
Per formazione asincrona ci riferiamo a modalità formative in cui i soggetti comunicano da luoghi diversi in tempi diversi: non vi è infatti una presenza contemporanea tra docenti e discenti. La fruizione dei corsi online è totalmente autonoma da parte degli utenti, i materiali utili all’apprendimento vengono infatti resi disponibili sulla piattaforma scelta e l’utente può usufruirne a proprio piacere. La flessibilità di fruizione e la personalizzazione sono i benefici che rendono la formazione asincrona utile a molti.
Per formazione sincrona ci riferiamo invece a modalità formative definite real-time, in cui i soggetti comunicano da luoghi differenti ma mantenendo un’interazione “live”: il formatore e gli utenti partecipano contemporaneamente al momento formativo. Webinar e aule formative sono essenzialmente le due modalità di erogazione di queste tipologie di corsi online. Mentre il Webinar è un seminario online pensato per erogare i contenuti ad un ampio numero di utenti dislocati, l’aula formativa richiama maggiormente l’idea di “classe”: il numero ridotto di utenti e l’interazione continua all’interno del gruppo e con il formatore, garantisce uno scambio maggiore di idee e opinioni.
Ma quale modalità scegliere?
La formazione asincrona si rivela più indicata per l’erogazione di corsi in cui si trattano argomenti e concetti che richiedono più tempo per essere elaborati, in questo caso l’autonomia da parte degli utenti permette di gestire l’apprendimento in modo più personalizzato.
La formazione sincrona invece, favorendo l’interazione e la collaborazione, si rivela più efficace in situazioni dove la creazione di gruppi ristretti favorisce l’apprendimento dei concetti.
3. Formazione retail blended
La formazione retail blended è un approccio che unisce attività di formazione tradizionale con attività online guidate da un insegnante. Si tratta di una modalità di formazione ibrida, in cui, a differenza dell’eLearning, la parte online non sostituisce del tutto quella faccia a faccia. In un corso di questo tipo gli studenti scelgono tempo e luogo per lo studio, ma il ritmo di lavoro e l’orario delle attività sono gestiti dal formatore. L’integrazione di vari elementi, alcuni legati alla formazione in presenza ed altri alla possibilità di accedere a dispense e materiali online, rende la strategia blended vincente.
In generale, un progetto blended può prevedere la combinazione di:
- lezioni o attività affidate ad un docente o a un tutor (in aula, in classe virtuale, in video, ecc.);
- attività in autoapprendimento (contenuti digitali, testi, dispense, ecc.);
- processi di apprendimento collaborativo nell’ambito di una learning community (basati sull’interazione sincrona, in presenza o a distanza (chat, videoconference), o su strumenti di comunicazione asincrona -forum, mailing list, newsletter etc.).